9 gennaio 2014

"Il segreto di Luca" di Ignazio Silone: un caso di coscienza e di impegno civile

Luca Sabatino, scontati ingiustamente quaranta anni di carcere, di cui dieci in isolamento, fa ritorno al paese natale dopo aver ottenuto la grazia. In breve scopre che nulla è mutato nella mentalità dei suoi compaesani, e che meschinità e grettezza sono ancora i tratti caratteristici di quella gente. Nessuno vuole più avere a che fare con lui, sebbene molti siano consapevoli della sua innocenza; solo tre persone gli rivolgono la parola e si interessano, seppure in maniera diversa, al suo caso. Il primo è il giovane Toni, che, nonostante la sua semplicità, dimostra di saper vedere oltre le apparenze e di saper indagare nel cuore degli uomini meglio di tanti che si ergono a giudici. Il secondo è don Serafino, parroco del villaggio al tempo del processo, che si prende cura dell’ex ergastolano per aver avuto a suo tempo una parte importante nella dolorosa vicenda. Infine, c’è il socialista Andrea Cipriani, che ritorna al paese natale dopo aver trascorso dodici anni in esilio per la sua fiera opposizione al fascismo. Andrea, che riveste un incarico importante nel partito a Roma, delude le aspettative dei suoi compaesani, rifiutandosi di dispensare favori e raccomandazioni. Egli, infatti, disdegna gli incontri politici e si dedica anima e corpo alla vicenda di Luca. Da bambino, infatti, aveva scritto per conto dell’analfabeta madre di Luca le lettere che questa inviava al figlio in carcere. L’aver partecipato, sia pure in veste di mero scrivano, ad un caso così drammatico, ha rappresentato per Andrea il primo e confuso approccio con il dolore dell’esistenza. Per questo motivo, ciò che soprattutto gli preme è il ristabilimento della verità, che diventa una sorta di necessità.
In particolare, Andrea vuole sapere per quale motivo al processo Luca avesse rifiutato di difendersi, finendo per accettare con animalesca passività la condanna all’ergastolo. Davanti ai giudici, pur proclamando la propria innocenza, egli non aveva mai voluto rivelare dove aveva trascorso la notte in cui era stato commesso l’omicidio di cui era accusato. Ha inizio così per Andrea Cipriani una vera e propria indagine personale, in cui si scontra con pregiudizi, superstizioni, omertà e con l’irriducibile silenzio dello stesso Luca. La scoperta della verità ha il sapore di una rivelazione, che trascende il caso individuale per imporsi come metro di valutazione della natura umana. Il segreto di Luca, infatti, altro non è che la strenua difesa di un amore platonico, un amore contadino per cui sacrificare persino la propria libertà.
Il segreto di Luca è un grande romanzo di impegno civile, che scandaglia nel profondo il conflittuale rapporto tra diritto e onore, tra legge e sentimento. Luca Sabatino, pur nella sua estrema semplicità di contadino, aveva compreso che la risposta a taluni drammatici casi della vita non si può trovare negli impersonali commi del codice, ma in una dimensione intima che vale come autentica prova di innocenza.

Copertina di una vecchia edizione Oscar Mondadori

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