Tempo fa, recensendo il primo e unico
disco dei Mercenaries di Claudio Dentes, utilizzai l'espressione “nostrani ma
strani”, a significare l'eccentricità del gruppo nel panorama musicale
italiano. La definizione ben si adatta ai Chrisma (poi Krisma), forse il più
celebre e riuscito esperimento del synth-pop nazionale, un nome che non ha
bisogno di presentazioni. La vicenda è nota: Maurizio Arcieri, già icona beat
coi New Dada e modello di fotoromanzi, conobbe e sposò la svizzera Christina
Moser; il duo prese il nome di Chrisma, dalle loro iniziali. Esordirono con un
repertorio leggero di gusto danzereccio, per essere poi folgorati dal punk in
quel di Londra. Il resto è storia: la pubblicazione di Chinese restaurant, il
tentativo di portare in Italia il genere elettronico, l'equivoco di chi li
scambiò per filonazisti, Maurizio che si tagliò un dito durante un concerto
come risposta alle contestazioni. Al di là degli aneddoti, è indubbio che il
duo abbia avuto una certa popolarità e diversi passaggi televisivi, a
differenza di altri gruppi wave nostrani che pure cantavano in inglese, come
Neon o Frigidaire Tango. Al successo ha contribuito molto la fama di coppia
inossidabile, lei meravigliosa come una diva d'altri tempi, lui un bello da
fotoromanzo. Ma i Chrisma erano tutt'altro che apparenza: sostanza pura e
talento limpidissimo.
Letteratura, Musica, Scrittura, Cinema, Arte e altri argomenti. Per un pensiero non allineato.
28 ottobre 2021
"Hibernation": suoni dalla città di ghiaccio
15 ottobre 2021
"La Bibbia al neon" di John Kennedy Toole: ombre dalla provincia americana
Fino a una settimana fa non sapevo neppure chi
fosse John Kennedy Toole, né l'avevo mai sentito nominare. Faccio ammenda e
riconosco che la mia conoscenza della letteratura americana della seconda metà
del XX secolo è piuttosto limitata: Kerouac, Fante, Burroughs e qualcun altro.
Il nome di Toole si è aggiunto alla ristretta schiera dopo la lettura de La
Bibbia al neon, pescato per caso su una bancarella di libri usati. La scelta,
per quanto casuale, si è rivelata così azzeccata che ho deciso di procurarmi
l'altro suo libro, Una banda di idioti, recensito entusiasticamente da critica
e pubblico. Ho scritto “l'altro” e non “un altro” suo libro, perché John
Kennedy Toole è autore di due romanzi, per giunta pubblicati postumi. Si
suicidò nel 1969, all'età di trentadue anni, senza aver dato alle stampe un
solo volume; fu per la caparbietà della madre e l'intercessione dello scrittore
Walker Percy se nel 1980 Una banda di idioti vide finalmente la luce nelle
librerie americane.
2 ottobre 2021
I giganti silenziosi del Monte Stella
Il Monte Stella (o della Stella) è un
rilievo del Subappennino lucano che ha rivestito un ruolo centrale nella storia
locale, sebbene non appartenga alla schiera dei giganti del Cilento, ossia il
Cervati (1.899 m), il Panormo (1.742 m), il Faiatella (1.710 m) e il Gelbison
(1.705 m). Nonostante la ridotta altezza di 1.131 metri, "la Stella" ha una
centralità storico-antropologica che la rende più importante dei rilievi
citati.