1 gennaio 2017

A scuola di pop-rock: "Simpatico!" dei Velocity Girl

Per quale ragione certi validi gruppi siano destinati a non lasciare alcuna traccia nella memoria musicale collettiva rimane certamente un mistero. Soprattutto se si pensa a quanti musicisti non propriamente all’altezza siano invece passati ai posteri e abbiano goduto del beneficio di vedere i propri dischi ristampati in continuazione. Gli americani Velocity Girl hanno avuto un discreto successo intorno alla metà degli anni Novanta, per poi scomparire rapidamente dalle cronache. Eppure avevano le carte in regola per sfondare nel mondo del pop/rock: talento, melodia, presenza scenica, un’etichetta importante alle spalle (la benemerita Sub Pop), e persino una certa somiglianza con i Cranberries, baciati dalla dea bendata e incoronati da pubblico e critica.
Il gruppo si è formato nel 1989 nel Maryland e ha pubblicato tre album prima di sciogliersi: Copacetic nel 1993, Simpatico! nel 1994 e Gilded stars e zealous hearts nel 1996. Il nome lo avevano preso da un lato B di un singolo dei Primal Scream. I componenti erano la cantante Sarah Shannon, Archie Moore alla chitarra e ai cori, Brian Nelson alla seconda chitarra, Kelly Riles al basso e Jim Spellman alla batteria. Dopo lo scioglimento, la Shannon ha iniziato una non troppo fortunata carriera solista, Moore ha fondato altri gruppi, mentre Spellman è diventato un noto giornalista della CNN. I Velocity Girl si muovevano sull’onda dell’indie/power pop, proponendo un suono asciutto ed essenziale, senza troppi virtuosismi, con piacevoli melodie al servizio di una bella voce femminile mai sopra le righe.
Simpatico!, il loro secondo album, è da tempo esaurito, tanto che risulta non disponibile sul sito della casa discografica. Non so quale sia l’effettiva reperibilità sul mercato italiano; dalle notizie disponibili sulla rete, sembrerebbe che in Europa sia stato stampato in sole mille copie. Io ho trovato la versione americana in LP a pochi euro in un mercatino dell’usato. In copertina c’è un semplice collage di riquadri colorati; sul retro i crediti e una piccola foto del gruppo, mentre mancano i testi. La versione europea è invece arricchita da un adesivo e un singolo aggiuntivo in vinile da 7 pollici.
Il disco è stato registrato in due settimane (dicembre 1993/gennaio 1994) negli studi di Falls Church in Virginia; dura poco più di mezz’ora ed è costituito da dodici tracce, di cui l’ultima strumentale. Simpatico! scorre via piacevolmente, grazie a melodie semplici e orecchiabili, arricchite da riff di chitarra elettrica di stampo quasi surf e da un ritmo sempre sostenuto. S’impone subito al primo ascolto come un ottimo lavoro, efficace dall’inizio alla fine e senza cali di concentrazione. Alcune canzoni del lato A sono veri e propri gioielli, da antologia del pop/rock: si pensi alla botta d’energia iniziale di Sorry again, agli spunti shoegaze della meravigliosa Drug girls, all’incedere di There’s only one thing left to say. Il secondo lato si apre con la sanguigna Rubble, prosegue con l’ottima Labrador e si chiude con il potente muro del suono di What you left behind, cantata da Archie Moore. È un disco elettrico ma pulito, attento alla melodia ma mai mellifluo, a parte la sognante Hey you, get off my moon, in cui la band si concede un momento di quiete.
C’è da rimanere di sasso nel pensare che i Velocity Girl siano spesso etichettati come una band “minore”. Simpatico! dimostra esattamente il contrario: intrattiene e diverte quanto basta sin dai primi solchi, trasuda energia e passione in ogni traccia: c’è forse bisogno di altro?
I Velocity Girl e la copertina di Simpatico!

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