Fonologia
del dialetto cilentano (pubblicato in Italia da Galzerano Editore) è un saggio
di sicuro interesse per almeno due ragioni: per la straordinaria vicenda umana
del suo autore, il professor Lewis Amedeus Ondis (nato Luigi Amedeo Ciuccio), e
perché si tratta di uno dei primi e più compiuti studi sul dialetto della parte
meridionale della provincia di Salerno, il Cilento.
Grazie alle
accurate ricerche di Giuseppe Galzerano, che firma la prefazione dell’opera,
veniamo a conoscenza di un uomo che “partito solo e povero dal Cilento […]
riuscì a conquistare la docenza nelle università americane, onorando così se
stesso, la sua terra e la sua gente”. Ondis era figlio di poveri emigranti,
trasferitisi da Cicerale a Providence. Fino a diciassette anni non ricevette
un’istruzione regolare, ma grazie alla sua tenacia e ad una straordinaria forza
di volontà riuscì a conseguire la laurea, fino a divenire stimato professore
presso diverse università americane e canadesi. Morto nel 1987, ha vissuto
un’esistenza per certi aspetti irripetibile, incarnando in pieno il cosiddetto
“sogno americano” e riuscendo a sfuggire al destino di miseria e di
emarginazione cui spesso gli emigranti sono stati condannati.
Fonologia
del dialetto cilentano è la sua tesi di dottorato, pubblicata nel 1932 nella
prestigiosa collana dell’Istituto di Studi Francesi di New York. L’opera,
dedicata alla moglie e all’anziana madre, rappresenta un sentito e ideale
filo conduttore con la terra d’origine, che il professor Ondis continuava ad
amare, sebbene non gli avesse dato che miseria. Nella prima parte, l’autore fa
una breve ricognizione sulla millenaria storia del Cilento, evidenziando come
le invasioni succedutesi nei secoli abbiano lasciato il segno nel suo dialetto;
non è raro, pertanto, trovare parole di origine araba, francese, spagnola,
latina, greca o persino germanica. Quindi, egli si occupa di rimarcare le
differenze tra il dialetto cilentano e quello di altre zone dell’Italia
meridionale. Nei tre successivi capitoli, dedicati ai suoni, alle vocali e alle consonanti, il professor Ondis svolge la parte più tecnica della sua tesi,
studiando approfonditamente la fonologia del dialetto (es., sul c.d.
“raddoppiamento consonantico”).
Si tratta di
un’opera che può essere letta a due livelli: per gli studiosi di fonologia è un
imprescindibile strumento di studio e ricerca; per tutti gli altri, è un libro
utile soprattutto per conoscere l’etimologia di alcune parole.
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