Il percorso “Magliano Nuovo –
Postiglione” è uno dei più suggestivi itinerari naturalistici del
Parco Nazionale del Cilento. Parte da Magliano Nuovo, frazione di Magliano
Vetere, casale arditamente aggrappato a una cresta rocciosa, teatro nel 1863 di
uno degli episodi più drammatici della storia locale, ossia lo scontro tra i
legittimisti guidati dall'avvocato/brigante Giuseppe Tardio e le truppe
unitarie e della Guardia nazionale. Il sentiero termina alle Gole del Calore,
altro gioiello naturalistico situato nel territorio comunale di Felitto.
Il percorso è suddiviso in quattro
tratti, di lunghezza e difficoltà variabili. Il primo va dal paese di Magliano
al passo di Preta Perciata, il secondo arriva fino al punto panoramico detto
Postiglione, il terzo giunge al ponte medievale di Magliano e l'ultimo si
conclude alle Gole del Calore. Per ragioni di tempo ho potuto percorrere solo i
primi due tratti, che presentano alcuni punti di sicuro interesse
naturalistico: il valico della Preta Perciata e l'area panoramica del
Postiglione.
In cilentano “preta perciata”
significa “pietra bucata”, toponimo che potrebbe avere due differenti origini.
In primis, il nome deriverebbe dal fatto che il passo è scavato nella roccia e
che anticamente si trattava di un breve tunnel, fino all'epoca in cui la copertura
di pietra è stata rimossa per favorire la moderna viabilità veicolare. In
alternativa, il toponimo potrebbe essere un riferimento dialettale
all'adiacente piccola grotta, per l'appunto una “roccia bucata”. La cavità è
visitabile ed è possibile sostare su uno spiazzo con area ristoro da cui si
gode una splendida vista; il valico infatti separa le valli di due importanti
fiumi cilentani, il Calore Salernitano e il nobile Alento (come lo definì
Cicerone).
Dal passo ha inizio la seconda parte
del percorso, immerso in una natura rigogliosa e selvaggia. Per i primi
duecento metri il sentiero è pavimentato in pietra, poi diventa sterrato. Si
arriva quindi a un primo bivio. Svoltando a sinistra si va verso il punto
panoramico del Postiglione, mentre a destra si entra in un bosco di castagni e
si intraprende il lungo itinerario in discesa che porta al ponte medievale e
infine alle Gole del Calore.
Come dicevo, ho optato per il punto
panoramico, svoltando a sinistra. Subito dopo il bivio c'è un rifugio in legno,
con la porta aperta, che offre ricetto agli escursionisti. Superata la
costruzione, il sentiero si restringe e si entra nella macchia. Da questo punto
la stradina prosegue sotto l'ombra degli alberi ad alto fusto. Il percorso è
abbellito da alcune teste scolpite in pietra ed è segnalato da provvidenziali
staccionate, che oltre a offrire un sostegno nei punti più impervi, servono
anche a delimitare il sentiero, azzerando il rischio di smarrirsi. Dopo una
discesa di mezz'ora circa, si arriva al punto panoramico Postiglione, che
conclude questo tratto dell'itinerario. Per chi volesse proseguire verso il
ponte medievale, l'unica soluzione è quella di risalire e tornare al bivio. L'area
panoramica ha la forma di un vasto emiciclo irregolare sgombro di vegetazione;
vi sono alcuni spalti in legno dove è possibile sedersi e riposare. Il panorama
che si gode dalla terrazza abbraccia la valle del Calore, le montagne intorno,
i crinali boscosi e i centri abitati del Cilento interno. La spettacolare
visuale spazia dal cielo al fondovalle, dove scroscia il placido fiume Calore.
Ringrazio Sara Nigro per le
fotografie.
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