L'aggettivo “seminale” viene ampiamente utilizzato da riviste e siti musicali per definire quei dischi o gruppi che hanno precorso i tempi. Sono seminali gli album che hanno circostanziato i canoni di un genere, oppure sono stati di spunto per altri artisti o movimenti. L'aggettivo a volte è abusato, al punto che vi è chi si rifiuta categoricamente di utilizzarlo. La verità, come sempre, sta nel mezzo: se è vero che spesso si abusa di tale definizione, vi sono casi in cui calza a pennello.
Si consideri Entertainment!, il primo disco degli inglesi Gang of Four. Era il 1979 e il punk sembrava già morto e sepolto, sebbene fossero passati poco più di tre anni dalla sua esplosione. Serviva un suono nuovo che sapesse prendere quanto di buono e innovativo aveva regalato la stagione del punk e al tempo stesso ne fosse un superamento. Bisognava abbandonare la logica di chi pretendeva che non fosse necessario saper suonare per fare buona musica, senza tuttavia tornare alle elaborate orchestrazioni del periodo progressivo. Questa scena innovativa fu chiamata semplicemente new wave, la nuova onda. Il passaggio dai Sex Pistols ai Joy Division non fu però immediato, com'è naturale. Ci furono sperimentazioni che produssero risultati eccelsi, come i grandi Magazine di Devoto. I Gang of Four rientrano in questo clima di transizione. Si costituirono a Leeds e la formazione originaria comprendeva Dave Allen al basso, Jon King alla voce, Andy Gill alla chitarra e Hugo Burnham alla batteria. Entertainment!, il loro esordio, è puro post-punk, un tentativo ottimamente riuscito di proiettarsi verso il futuro.
Non è un caso che il progetto conti autorevoli estimatori. Michael Stipe dei R.E.M. ha dichiarato che "Entertainment! ha fatto a pezzi tutto quello che era venuto prima", mentre per Tad Doyle dei TAD "è stato il disco che ha cambiato la mia vita […]; io stesso suonavo in una cover band dei Gang, ci chiamavamo Red Set". Ancora più entusiastiche le parole di Flea, bassista dei RHCP: "ha cambiato completamente il mio modo di concepire il rock e ha fatto nascere la mia fissazione per il basso".
Entertainment! è di base un disco punk, ma le canzoni sono più dilatate rispetto ai canonici due-tre minuti che caratterizzano il genere. Del punk vengono riprese le bordate di chitarra, affilate come lame di rasoio. Il suono dei Gang of Four è tuttavia "sporcato" da chiare influenze reggae e funk, al punto che vi è chi ha parlato di funk-punk. Il loro stile a tratti ricorda qualcosa dei Clash di London calling e Combat rock, con una differenza di fondo: mentre il gruppo di Joe Strummer nei dischi citati superava definitivamente i dettami del punk, i Gang of Four invece seguivano il genere come fosse la stella polare, pur non rinunciando all'ambizioso progetto di farlo evolvere in qualcosa di diverso e più completo. Al tempo stesso, si differenziavano anche da band come The Redskins, troppo derivativi o comunque debitori di Bob Marley & co. Per il gruppo di Leeds è dunque riduttivo parlare di funk o reggae. Si ascoltino in proposito Not great men, I found that essence rare e la celebre Damaged goods: se pure si rinvengono chiare influenze, bisogna ammettere che le bordate di chitarra di Gill e il basso prepotente di Allen creano un sound riconoscibile tra mille. E ancora, degni di nota sono il reggae sporco di Contract, l'incedere sincopato dell'iniziale Ether, nonché la grandiosa sezione ritmica di Natural's not in it. Il disco è un continuo dialogo tra passato e futuro: c'è dunque posto per il taglio quasi psichedelico di Return the gift, così come per il sintetizzatore di 5.45, il brano più new wave dell'album. Sebbene ci siano pezzi più orecchiabili, il capolavoro è la compassata Anthrax, un brano cupo e disturbato che chiude magistralmente il disco.
Un'altra peculiarità è nei testi. Già il nome del gruppo tradisce una precisa matrice ideologica: la Banda dei Quattro era infatti il nome dato a quattro politici cinesi dei tempi della Rivoluzione culturale, arrestati subito dopo la morte di Mao. I Gang of Four volevano veicolare un messaggio politico di stampo marxista attraverso la loro musica; i testi delle canzoni sono dunque lo strumento per lanciare veri e propri slogan contro la società occidentale e consumistica.
Entertainment! è un disco rivoluzionario per suono e contenuti, l'anello di congiunzione tra i riff selvaggi del punk e le raffinate divagazioni della nuova onda. Per questo e tanti altri motivi è un LP che non può mancare in una collezione che si rispetti.
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