21 gennaio 2023

Ancora sui quarant'anni di Martin Mystère

Torno a parlare di Martin Mystère a distanza di tre mesi dal precedente articolo sul volume speciale dedicato a Mister Jinx. L'occasione è data dalla presenza nelle edicole di un albo celebrativo di 224 pagine che festeggia i quarant'anni della serie. Persino i sassi sanno che il primo numero della testata diretta da Alfredo Castelli, intitolato Gli uomini in nero, è apparso nell'aprile 1982. La lunga cavalcata prosegue con il numero 395 attualmente in edicola, nell'imminente attesa dello straordinario traguardo delle quattrocento uscite. C'è da dire che il quarantennale era già stato celebrato sulla serie regolare col numero 386 dello scorso aprile. Questa nuova iniziativa editoriale si inserisce invece tra i volumi fuori serie che si avvalgono del collaudato formato "magazine" della Bonelli. Si intitola Martin Mystère 40 – 1982/2022 La grande avventura ed è composto da tre storie a fumetti, due brevi e una di 96 tavole, nonché articoli e dossier a colori. La copertina, piuttosto classica come si conviene a un volume celebrativo, è opera dello storico disegnatore Giancarlo Alessandrini e raffigura Martin, la moglie Diana e il neandertaliano Java. In basso fa capolino una figura umana sghemba che sembra opera di un fumettista alle primissime armi: chi ha confidenza con la storia del fumetto italiano riconoscerà l'Omino Bufo, altra creatura partorita dalla fantasia di Castelli. Il volume diventa così l'occasione per festeggiare contemporaneamente gli otto lustri di Mystère e i cinquant'anni dell'Omino Bufo, apparso per la prima volta nel 1972 sul Corriere dei ragazzi.
L'editoriale che apre il volume è a firma di Graziano Frediani con illustrazioni di Aldo Di Gennaro e ripercorre le origini del personaggio, compresa la travagliata vicenda della scelta del nome. Per chi non lo sapesse, infatti, il personaggio doveva chiamarsi Doc Robinson, sennonché la contemporanea uscita nelle edicole di una rivista chiamata proprio Robinson costrinse Castelli e Bonelli a cambiare in corsa nome e logo della testata.
Segue una prima storia a fumetti, Lasciate fare a Java, per la sceneggiatura di Carlo Recagno e i disegni di Alfredo Orlandi. È un piacevole divertissement con protagonista Java alle prese con la preparazione di una torta per festeggiare i quarant'anni di carriera dell'amico Martin. La sua pazienza è messa a durissima prova da una sequela di eventi assurdi, scatenati dall'ingresso della prorompente Angie con un coniglio gigante. Sebbene si sviluppi su poche tavole, nella storia ci sono brevi camei di tantissimi personaggi della serie, tra cui anche i maldestri Dee e Kelly.
La vita segreta di Martin Mystère è il secondo corposo editoriale. Trentadue pagine splendidamente illustrate con immagini classiche e inedite che ripercorrono tutta la storia della famiglia Mystère, partendo dal Docteur e arrivando fino agli sfortunati genitori di Martin. Ampio spazio viene dedicato alla collaborazione di Mark Mystère con gli Uomini in nero, compresa la sua eroica ribellione dopo il massacro dei Kundingas che gli costò la vita. L'articolo prosegue con brevi ritratti di Diana, Java, Orloff e altri amici, antagonisti e comprimari. I lettori di vecchio corso conoscono bene le vicende, per cui si tratta più che altro di un utile ripasso. L'articolo è in ogni caso interessante perché non si limita a riassumere eventi noti, ma approfondisce i legami umani, familiari e amicali di Martin, aiutando a fare luce sulla complessa psicologia del personaggio.
La parte centrale e più corposa del volume contiene invece la ristampa di una storia epocale per l'evoluzione della continuità della serie, Vent'anni di Mysteri (Castelli/Alessandrini), pubblicata nel 2002. È la storia del tanto atteso annuncio del matrimonio (per la verità avvenuto nel 1995) tra Martin e Diana. Si tratta sicuramente di un tassello importante specie per i nuovi lettori o per chi vuole ripercorrere le tappe principali della serie.
La terza sezione è invece dedicata ad Alfredo Castelli, con una panoramica a tuttotondo della sua lunghissima carriera. I mille volti di Alfredo Castelli, a cura di Gianmaria Contro, è un editoriale ricco di informazioni, curiosità e immagini. Si accenna a riviste che hanno fatto la storia, come Il Giornalino, il Corriere dei ragazzi, Horror, Tilt e altre. Ci sono inoltre approfondimenti su alcuni tra i personaggi ideati da Castelli, come Gli Aristocratici e Scheletrino, nonché sulla collaborazione con testate bonelliane quali Zagor e Mister No. Alfredo Castelli compare pure nell'ultima breve storia a fumetti, La gatta di Schroedinger, su disegni di Marco Foderà. Come ho anticipato, le ultime pagine si occupano del cinquantenario dell'Omino Bufo, con la ristampa di alcune brevi strisce uscite negli anni Settanta o apparse negli anni Novanta sulla rimpianta testata Cattivik.
In conclusione, Martin Mystère 40 è un magazine fatto bene, una vera e propria enciclopedia che celebra Castelli e il suo più fortunato personaggio. Ritengo sia un volume che può essere un punto di riferimento essenziale per chi si appresta a conoscere Martin o vuole approfondire la sua storia.

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