18 agosto 2018

Roscigno Vecchia, il paese abbandonato e i ricordi di un mondo che non c'è più

Sono tanti i villaggi abbandonati disseminati lungo lo Stivale. Alcuni sono stati lasciati dagli abitanti per cause naturali, come frane, inondazioni, alluvioni o terremoti; altri, invece, hanno subito eventi umani quali guerre, invasioni o decisioni d’imperio delle autorità. Roscigno, nel Cilento, rientra nella prima ipotesi. Costruito sul margine di una frana attiva, nei secoli è stato riedificato in due occasioni, fino al definitivo e graduale abbandono dopo l’ultima Guerra Mondiale. Il paese nuovo è stato ricostruito a circa un chilometro di distanza dall’antico centro storico, a cui è stato poi attribuito il nome di Roscigno Vecchia. Negli anni molte abitazioni sono crollate e altre hanno subito pesanti lesioni, eppure “il paese che cammina” (altresì detto la “Pompei del Novecento”) è ancora lì ad accogliere visitatori e curiosi.
Come tutti i luoghi abbandonati, anche Roscigno Vecchia ha un fascino particolare e straniante, ma soprattutto mantiene intatta la propria identità di borgo rurale del Mezzogiorno. Arrivare nel villaggio significa avere la possibilità di immergersi, sia pure per pochi minuti, in un mondo contadino che non esiste più. Tutto è rimasto com’era: la piazza con la fontana e gli abbeveratoi per gli animali, le case dalle imposte in legno e i muri scrostati raccolte in crocchio intorno alla chiesa di San Nicola, il vecchio cimitero, il pergolato del Bar Roma con l’insegna che riporta l’anno 1946, la bottega del ciabattino, le stalle e le stanze misere in cui vivevano famiglie numerose. Uno sguardo più attento potrà poi riconoscere i portali decorati dei palazzetti nobiliari e ciò che rimane delle cappelle private con le nicchie per le statue.
Per ragioni di sicurezza quasi tutte le abitazioni sono chiuse, ma a proprio rischio e pericolo è comunque possibile intrufolarsi in qualche casa e camminare sui solai retti da vecchie travi che si piegano al passaggio degli ospiti.
Più delle parole, sono le immagini a rendere l’idea dell'amenità del luogo.
 Scorcio della piazza (in fondo, la chiesa dedicata a San Nicola)
 Altro scorcio della piazza
 Una via del paese
 Interno della chiesa di San Nicola, con il soffitto ligneo dipinto
 Facciata della chiesa del villaggio
 La via principale, con gli abbeveratoi per gli animali
 Case dirute
 L'ingresso del Bar Roma
 Una via del paese, con un palazzetto nobiliare sulla destra
 Altro scorcio della piazza
Case abbandonate sul margine della frana

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