La letteratura per
l’infanzia non è semplicemente il passaggio obbligato prima di diventare
lettori “maturi”, ma qualcosa di più: una traccia che rimane scavata
nell’animo, in grado di influenzare le letture future. Non è agevole, per
diverse ragioni, fare una classifica dei migliori testi per ragazzi. In primo
luogo, un tale elenco, come tutti quelli dello stesso genere, risentirebbe di
un ineliminabile grado di soggettività e discrezionalità. Inoltre, molte opere
pensate in origine per i più piccoli sono poi divenute dei classici per ogni
età; si pensi a Pinocchio o al Piccolo principe. Per questo, senza avere
pretese di completezza o di oggettività, mi permetto di segnalare qualche
titolo tra quelli che più mi hanno segnato.
1) I fuggitivi, di
Thomas Ruth. Straordinario romanzo “on the road”, il mio preferito in assoluto.
Julia e Nathan sono due ragazzini dell’estrema periferia inglese, entrambi
emarginati dai coetanei e con gravi problemi familiari alle spalle. La
condivisione di un segreto sarà l’occasione per fuggire, per intraprendere un
lungo viaggio che li porterà alla scoperta del valore dell’amicizia e alla
consapevolezza di sé. Il ritmo sostenuto e il crudo realismo ne fanno un
piccolo gioiello.
2) Voglio tornare a
casa, di Cynthia Voigt. I quattro fratelli Tillerman vengono abbandonati dalla
madre nel parcheggio di un supermercato. Potendo contare solo sul reciproco sostegno,
inizieranno una straordinaria avventura alla ricerca delle loro radici. Il
libro tratta tematiche di stretta attualità, come l’abbandono dei minori, il
loro sfruttamento, la miseria, il fanatismo religioso. Per chi vuole saperne di
più, la mia recensione è su Sololibri.net.
3) Vacanze all’isola
dei gabbiani, di Astrid Lindgren. La grande scrittrice svedese non può mancare
in una classifica della migliore letteratura per l’infanzia. Dopo la morte dell’amata
moglie, un padre prende in affitto per sé e i quattro figli una casa sulla
meravigliosa Isola dei gabbiani. Qui, immersi nella natura, affronteranno
un’esistenza diversa, regolata dal ritmo delle stagioni e dai sapori antichi.
4) Di professione
fantasma, di Hubert Monteilhet. Romanzo umoristico e piacevole, adatto
soprattutto ai più piccoli, narra le peripezie di un bambino che, intrufolatosi
in un antico castello, si trova a dover impersonare il ruolo del fantasma. La
sua “professione” sarà così quella di spettro. Risate garantite, con un pizzico
di mistero.
5) L’eroe di Redwall,
di Brian Jacques. Primo di una lunga saga, è un fantasy che ha come
protagonisti gli animali. Riprende tutti i canoni del genere, con uno stile
decisamente adatto ai più piccoli.
6) La storia infinita
e Momo, di Michael Ende. Romanzi che non hanno bisogno di presentazioni e che
non è possibile riassumere in poche righe, per la ricchezza di temi,
prospettive e suggestioni. Da avere assolutamente.
7) Quell’estate al
castello, di Beatrice Solinas Donghi. Libro pensato soprattutto per il pubblico
femminile, racconta le avventure, tra il tragico e l’umoristico, di Ippolita e
Gina, due amiche che trascorrono l’estate in un misterioso castello. A mio
avviso, assieme ai romanzi di Bianca Pitzorno, si tratta di una delle prove più
convincenti della narrativa italiana per l’infanzia.
8) Il giardino
segreto, di Frances Hodgson Burnett. Si dice fosse uno dei
libri preferiti dai fanti-ragazzi della Prima guerra mondiale, perché li
aiutava a dimenticare, sia pure per poche ore, gli orrori che li circondavano.
Intima e commovente storia, piena di buoni valori; la sua forza è però un’altra:
quella di catapultare il lettore nella fredda brughiera inglese, nelle immense
stanze di Misselthwaite
Manor, alla scoperta di un segreto tenuto nascosto per troppi anni. Grande
l’abilità della scrittrice nel costruire un’atmosfera di angoscia e mistero,
che si scioglie nel rassicurante lieto fine.
9) Viaggio al centro
della Terra, di Jules Verne. Tra tutti i viaggi straordinari che si possano
immaginare, questo è certamente uno dei più suggestivi ed emozionanti.
Dall’Islanda alla Sicilia, da un vulcano ad un altro, viaggiando a parecchie
miglia sotto la crosta terrestre, alla scoperta di cose che sfidano la nostra
razionalità.
10) I classici “La
spiga”. Concludo non con un libro, ma con una collana. La casa editrice La
spiga negli anni Novanta pubblicò molti grandi classici della letteratura, non
necessariamente per l’infanzia, in edizioni ridotte e semplificate, veri e
propri riassunti di quaranta pagine o poco più. Vi figuravano titoli di ogni
epoca, con una predilezione per l’avventura e il fantastico. Iniziativa davvero
meritoria, che consentiva a tutti i bambini di conoscere, sia pur
sommariamente, alcuni dei testi più importanti che siano mai stati scritti. Punti
di forza della collana erano il prezzo ridotto (appena 3.000 lire) e la facilità
di lettura.
Alcuni dei testi di cui si parla nell'articolo
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