Quando ho aperto il blog, nel gennaio 2011, pensavo ad uno spazio
virtuale in cui promuovere la mia attività letteraria, avendo da poco
pubblicato Percezione dell'inverno. Per questa ragione l'avevo chiamato
semplicemente “Alfonso Cernelli blog”. Col tempo le cose sono cambiate e il
blog ha assunto un'altra fisionomia, diventando un contenitore di recensioni, interviste
e articoli: “Letteratura, Musica, Scrittura, Cinema, Arte & altri argomenti”,
come recita la descrizione.
Pertanto, ho deciso di dargli un vero nome. Dopo molte indecisioni la
scelta è caduta su “Inveni portum”, ossia “ho trovato l'approdo”. Si tratta
dell'incipit della celebre locuzione latina «Inveni portum. Spes et fortuna
valete! Sat me lusistis; ludite nunc alios!». È l'affermazione di chi, dopo
tante peregrinazioni fisiche ed emotive, ha finalmente trovato l'agognato porto
in cui approdare, e può dunque dire addio al Fato e alla Speranza, che tanto l'hanno
ingannato e crucciato negli anni.
La locuzione ha
incontrato grande successo nel corso dei secoli e può essere interpretata
variamente. In tutte le varianti ermeneutiche, però, “inveni portum” significa
aver raggiunto uno stato di equilibrio, nella felicità o nella perenne
malinconia; potremmo affermare che sottintenda l'aver trovato qualcosa che si
cercava da tempo. E poiché il blog spesso tratta temi lontani dalle mode
letterarie e musicali del momento, proponendo itinerari per un pensiero non
allineato, la mia speranza è che anche il lettore possa ritrovare tra queste
pagine virtuali un sicuro e desiderato approdo.
Gli emigranti, di Angiolo Tommasi (1858-1923), celebre dipinto di "vita portuale"
Questa locuzione non la conoscevo. E mi piace.
RispondiEliminaS.
E grazie a te per aver commentato!
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