Per quale ragione certi validi gruppi siano destinati a non lasciare
alcuna traccia nella memoria musicale collettiva rimane certamente un mistero.
Soprattutto se si pensa a quanti musicisti non propriamente all’altezza siano
invece passati ai posteri e abbiano goduto del beneficio di vedere i propri
dischi ristampati in continuazione. Gli americani Velocity Girl hanno avuto un
discreto successo intorno alla metà degli anni Novanta, per poi scomparire
rapidamente dalle cronache. Eppure avevano le carte in regola per sfondare nel
mondo del pop/rock: talento, melodia, presenza scenica, un’etichetta importante
alle spalle (la benemerita Sub Pop), e persino una certa somiglianza con i Cranberries,
baciati dalla dea bendata e incoronati da pubblico e critica.
Il gruppo si è formato nel 1989 nel Maryland e ha pubblicato tre album
prima di sciogliersi: Copacetic nel
1993, Simpatico! nel 1994 e Gilded stars e zealous hearts nel 1996.
Il nome lo avevano preso da un lato B di un singolo dei Primal Scream. I componenti
erano la cantante Sarah Shannon, Archie Moore alla chitarra e ai cori, Brian
Nelson alla seconda chitarra, Kelly Riles al basso e Jim Spellman alla
batteria. Dopo lo scioglimento, la Shannon ha iniziato una non troppo fortunata
carriera solista, Moore ha fondato altri gruppi, mentre Spellman è diventato un
noto giornalista della CNN. I Velocity Girl si muovevano sull’onda dell’indie/power pop, proponendo un suono asciutto ed essenziale, senza
troppi virtuosismi, con piacevoli melodie al servizio di una bella voce
femminile mai sopra le righe.
Simpatico!, il loro secondo album, è da tempo esaurito, tanto che
risulta non disponibile sul sito della casa discografica. Non so quale sia l’effettiva
reperibilità sul mercato italiano; dalle notizie disponibili sulla rete,
sembrerebbe che in Europa sia stato stampato in sole mille copie. Io ho trovato
la versione americana in LP a pochi euro in un mercatino dell’usato. In
copertina c’è un semplice collage di riquadri colorati; sul retro i crediti e
una piccola foto del gruppo, mentre mancano i testi. La versione europea
è invece arricchita da un adesivo e un singolo aggiuntivo in
vinile da 7 pollici.
Il disco è stato
registrato in due settimane (dicembre 1993/gennaio 1994) negli
studi di Falls Church in Virginia; dura poco più di mezz’ora ed è costituito da
dodici tracce, di cui l’ultima strumentale. Simpatico!
scorre via piacevolmente, grazie a melodie semplici e orecchiabili, arricchite
da riff di chitarra elettrica di
stampo quasi surf e da un ritmo
sempre sostenuto. S’impone subito al primo ascolto come un ottimo lavoro,
efficace dall’inizio alla fine e senza cali di concentrazione. Alcune canzoni del
lato A sono veri e propri gioielli, da antologia del pop/rock: si pensi alla
botta d’energia iniziale di Sorry again,
agli spunti shoegaze della meravigliosa Drug
girls, all’incedere di There’s only
one thing left to say. Il secondo lato si apre con la sanguigna Rubble, prosegue con l’ottima Labrador e si chiude con il potente muro
del suono di What you left behind,
cantata da Archie Moore. È un disco elettrico ma pulito, attento alla melodia
ma mai mellifluo, a parte la sognante Hey
you, get off my moon, in cui la band si concede un momento di quiete.
C’è da rimanere di sasso nel pensare che i Velocity Girl
siano spesso etichettati come una band “minore”. Simpatico! dimostra esattamente il contrario: intrattiene e diverte
quanto basta sin dai primi solchi, trasuda energia e passione in ogni traccia:
c’è forse bisogno di altro?
I Velocity Girl e la copertina di Simpatico!
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