Nel
mese di aprile, in qualità di scrittore originario di Prignano Cilento, sono
stato contattato dal Sig. Nicola Rizzo di Agropoli, che mi ha invitato a
collaborare al progetto Prignano Invita, che, tra l’altro, prevede
la realizzazione di un sito web di promozione del territorio. In particolare,
sono stato chiamato ad illustrare in un video la storia, le origini, le
tradizioni ed i luoghi di interesse e di aggregazione della frazione Melito. Il
risultato di questo lavoro è costituito da un sito e da una serie di filmati
disponibili su You Tube.
Filmato2 – La torre Volpe
Filmato3 – La Chiesa dedicata a Santa Caterina di Alessandria
Filmato4 – La Fontana vecchia
Prignano
Invita, che fa parte di un più ampio lavoro chiamato Cilento Invita, è stato
realizzato nell'ambito di un progetto finanziato dalla Misura 313 Creazione e promozione di percorsi turistici
integrati del Piano di Sviluppo Rurale (PSR) della Regione
Campania 2007-2013, per le attività divulgative e di promozione del territorio
rurale compreso tra Melito, Prignano Cilento, l'Oasi del fiume Alento, Perito
e Ostigliano. Il risultato è un’iniziativa di coproduzione, realizzata grazie
alla partecipazione ed alla viva voce della comunità locale. Come chiarito sul
sito, infatti, “Prignano Invita vuole essere una sorta di specchio in cui la
comunità locale può guardarsi, per riconoscersi in esso, cercare spiegazioni
del territorio al quale appartiene, riguardare il legame con le comunità che
l'hanno preceduta, nella discontinuità o nella continuità delle generazioni.
Uno specchio che la comunità locale tende ai suoi ospiti, per farsi meglio
comprendere, nel rispetto del proprio lavoro, dei propri comportamenti, della
propria intimità. Le comunità locali di Prignano e Melito, nel Cilento, narrano
se stesse attraverso le voci delle persone del posto, raccontando
principalmente alcuni luoghi e momenti di aggregazione sociale: le piazze, le
fontane, le chiese con i loro Santi e le feste, ma anche gli orti familiari
dietro casa, i piccoli campi coltivati che fanno tutt'uno con il paese, il
ricordo di mercati e fiere ed altre cose semplici”.
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